Non sono mai stato fan di Nintendo, lo devo ammettere. Quando è uscita la Switch ho storto ancora di più il naso per la questione della console portatile. Ho speso parole per screditare certi giochi della società nipponica bollandoli come “infantili”. Ma – ed è un “ma” che rimette in discussione la mia intera visione su Switch – quando ho visto il video di presentazione di Nintendo Labo sono rimasto veramente sbalordito.

Labo è un sistema che coniuga analogico e digitale nella maniera più semplice e geniale possibile: attraverso dei giocattoli di cartone da costruire nei quali vanno incastonati i joy-con (i controller della Switch) per dare vita ad oggetti davvero incredibili.

Il funzionamento di Nintendo Labo è semplicissimo: assieme alla cartuccia del gioco, verranno venduti dei fogli di cartone sui quali saranno stati incisi preventivamente i vari pezzi, che poi andranno assemblati tramite l’ausilio un video-tutorial già inserito nella cartuccia del gioco. Una volta terminata la struttura di cartone, non resterà ché inserire i controller negli appositi sostegni e cominciare a giocare.

Nei primi kit, disponibili a partire dal 27 aprile di quest’anno, troveremo un veicolo da telecomandare attraverso i controlli touch della console, una canna con tanto di mulinello per una battuta di pesca virtuale, una casa che prenderà vita grazie alla videocamera di Switch, un manubrio da moto per sfrecciare su pista, un incredibile pianoforte realmente funzionante e una “tuta” da indossare per controllare un robot a schermo come se fosse il nostro corpo. E tutto è fatto di cartone.

Nintendo Labo mi ha veramente fatto tornare bambino. C’è stato un tempo in cui con una confezione in cartone del latte mi costruivo un aeroplano o un sommergibile. E anche solo rivedere il video di presentazione (a fine articolo) mi ha entusiasmato come non succedeva da molto. Forse tutto sommato quella console e quei giochi che mi apparivano così infantili non sono davvero un male. Forse ancora adesso potrei perdere (o guadagnare) del tempo per costruire giocattoli, magari con i miei figli, ed emozionarmi davanti ad un gioco che nella sua semplicità riesce davvero a stupire.

Il modo di Nintendo Labo di conciliare passato e futuro, il mondo dei bambini con quello degli adulti, la fantasia con la razionalità, il gioco fisico con quello virtuale, è qualcosa di veramente fantastico e mai visto prima su una console per videogiochi. Bravissima Nintendo. Non posso che applaudire alla sua inventiva e rimangiare tutto quanto io abbia avuto da ridire sulla società e sulla console.

 

https://youtu.be/P3Bd3HUMkyU

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