Parliamo di Nintendo Labo e penso: Il mercato dei videogiochi è meravigliosamente assurdo e contraddittorio. È pieno di “esperti” in erba ed “analisti” difensori della giustizia. Gente che sentenzia su prodotti ludici convinta di dire una verità sacrosanta esplicitata tra l’altro per una non richiesta salvaguardia delle “povere menti” che “non si rendono conto” di essere prese per i fondelli. E non c’è modo che quando queste “vittime” del sistema replichino la loro opinione, magari strutturata, questi si rendano conto che forse non si è tutti sprovveduti come pensano: no! Loro sono dalla parte della ragione e tu no.

Queste situazioni con Nintendo capitano frequentemente, probabilmente a causa delle scelte controverse che sovente la società giapponese prova a sperimentare. Il “problema” è che Nintendo spesso, apparentemente, non ne faccia una giusta né per i suoi sostenitori, né per i suoi detrattori. Pare infatti, ad esempio, che faccia sempre i soliti Mario e Zelda, ma quando poi annuncia qualcosa di nuovo, non va bene perché non ha presentato l’ennesimo Mario o Zelda… poi a volte si “permette” addirittura di fare cose mai tentate come nel caso del Nintendo DS e Nintendo Wii, e allora apriti cielo. Addirittura in questi casi “rovinano” il mercato dei videogiochi, se non fosse che poi, quello che fanno viene riproposto in seguito da tutti i produttori e allora diventa fantastico (sulle altre piattaforme).

https://www.youtube.com/watch?v=P3Bd3HUMkyU&t=16s

Quando qualche mese fa annunciarono Nintendo Labo lo scenario si divise nuovamente tra gli scettici, chi si lamentava perché il misterioso annuncio non rivelò un franchise famoso e chi lo accolse con entusiasmo.

Sebbene non abbia bisogno di presentazioni (credo), è giusto riassumere cosa sia Nintendo Labo, nel improbabile caso qualcuno sia finito qui per caso e non sappia di cosa si tratti.

Fondamentalmente Nintendo Labo è una serie di giocattoli da costruire. Ogni confezione (al momento sono due) contiene dei fogli di cartone sagomati  e un software per Nintendo Switch abbinato. Seguendo le istruzioni a schermo si utilizza il cartone per costruire delle periferiche alle quali applicare i Joy-Con e lo Switch in modo da creare dei veri e propri “giocattoli” interattivi.

Personalmente quando vidi la presentazione di questa cosa la mia reazione fu quella di piangere letteralmente lacrime di felicità. Non scherzo, io ho pianto, e non me ne vergogno. Sono un vecchio videogiocatore classe 1976. Sono nato con i videogiochi, li ho visti progredire tra le mie mani da Pong alla realtà virtuale. Nel corso della mia vita li ho sviluppati a livello amatoriale, li ho venduti per oltre quindici anni ed ancora oggi dopo averne scritto per oltre metà della mia vita su riviste, siti commerciali ed amatoriali, non mi sono stancato di loro. Accolgo sempre con entusiasmo l’innovazione e le novità, e in questi ormai decenni di passione non ho mai visto nessuno osare tanto come Nintendo. La sua voglia di sperimentare è genuinamente una prova di amore per quello che fa. Prodotti che possono essere grandi successi o disastrosi flop come i già citati DS e Wii sono certamente rischiosi tentativi di guadagnare mercato e soldi sbaragliando i concorrenti, ma spesso propongono qualcosa di nuovo che palesemente nasce dalla voglia di sperimentare e giocare. Pensiamo ad esempio alla serie WarioWare nata su Game Boy Advance: una serie di mini-giochi che ha fondamentalmente creato un genere. Sicuramente non un prodotto che aveva l’ambizione di vendere milioni di copie, ma era folle e divertente, e lo hanno prodotto introducendo poi delle feature assurde come un giroscopio in uno dei seguiti. WarioWare Twisted era un titolo assurdo che nessun’altra software house avrebbe mai finanziato; creato con amore vero da uno staff alla continua ricerca di fare qualcosa che divertisse gli utenti, ma anche chi lo stava pensando. Nintendo Labo da un po’ questa sensazione, ma in un prodotto allargato alle famiglie.

Monta, Gioca, Scopri.

I due Kit di Nintendo Labo si dividono nel “Kit Assortito”, che ci offre la possibilità di creare diverse periferiche dette “Toy-Con” utilizzabili in giochi differenti, e il “Kit Robot”, dove il fulcro di tutto consiste nel creare uno “zaino” che ci permette di replicare i nostri movimenti nella TV per guidare un gigantesco trasformers.

Sullo schermo del Nintendo Switch abbiamo le istruzioni animate che ci mostrano passo dopo passo, e in modo incredibilmente chiaro e semplice, ogni piega necessaria per ottenere i pezzi che servono per costruire i nostri Toy-Con. Una volta fatto questo è possibile finalmente divertirsi con le proprie creazioni, che essendo di cartone possono naturalmente essere colorate e personalizzate a piacimento (per fare questo esiste anche un terzo kit composto esclusivamente di decorazioni), scoprire tramite una serie di tutorial come agisce la tecnologia che consente ai Toy-Con di funzionare, e addirittura provare a programmare dei propri mini giochi tramite un editor. diciamo che in parole povere, Nintendo Labo e molto più di quello che sembra, e possiamo quasi definirlo il “Lego Technics” di Nintendo.

https://www.youtube.com/watch?v=EPjxz7I7Y08

Kit Assortito

in questa confezione abbiamo la possibilità di costruire:

Macchinine RC

il più semplice dei Toy-Con (in termini di montaggio) consiste in due “macchinine” alle quali vanno applicati i Joy-Con (una coppia per macchinine. Le automobiline si controllano tramite lo schermo touch del Nintendo Switch, e si spostano tramite le vibrazioni prodotte dai piccoli Joy-Con. Oltre guidare semplicemente il giocattolo, si può organizzare una sorta di combattimento con la seconda automobilina, o sfruttare la telecamera ad infrarossi del Joy-Con destro per fargli seguire dei percorsi automaticamente.

“Canna da Pesca”

Lo schermo di Switch diventa il mare, e tramite la periferica possiamo pescare al suo interno. Inoltre tramite il software potremo anche realizzare dei pesci personalizzati e poi mettere in un acquario quelli che abbiamo pescato.

“Casa”

Casa è una sorta di Tamagotchi, dove possiamo interagire con un piccolo mostriciattolo. È particolarmente interessante poiché abbiamo a disposizione una serie di oggetti da inserire nella casetta, e ogni combinazione di questi elementi cambia le cose al suo interno, permettendoci anche di accedere a dei mini giochi.

“Moto”

Moto ci mette alla guida di una motocicletta. Possiamo partecipare alle gare proposte o creare dei circuiti sui quali gareggiare in seguito.

“Piano”

Un vero e proprio pianoforte a 13 tasti in grado di suonare con tanto di accordi. Inserendo al suo interno delle “viti” possiamo cambiare il suono del piano con toni differenti, come ad esempio un miagolio di gattini o una voce stramba. Anche in questo caso è possibile accedere ad un editor per comporre e registrare veri e propri brani.

https://www.youtube.com/watch?v=3hPuslcg4Z0

Kit Robot

Come già detto, in questo caso costruiremo uno zaino da indossare dal quale escono quattro cordicelle che vanno assicurate a mani e piedi. in questo modo, ogni movimento verrà replicato dal robot nel gioco. Il nostro compito è quello di distruggere una città in un determinato periodo di tempo, cercando di accumulare più punti possibile. Oltre a sferrare pugni, possiamo trasformarci in auto o aereo, diventare giganti per qualche secondo e sparare. Esistono anche in questo caso delle sfide secondarie da affrontare nel gioco, che per essere superate ci mettono in situazioni differenti, compreso un duello uno contro uno nel caso abbiate un secondo Toy-Con zaino (o vogliate costruirlo da voi).

Va precisato che il lavoro ingegneristico dietro tutto questo è davvero stupefacente. Ogni pezzo di cartone piegato diventa una struttura piuttosto solida, ma soprattutto davvero ingegnosa. È veramente affascinante scoprire come vengono sfruttati elastici e adesivi riflettenti per rendere possibile il funzionamento di questi accessori, e potenzialmente la possibilità data dal costruire da se i propri giochi ha un fascino unico che va davvero molto oltre quello che a prima vista potrebbe sembrare.

Nintendo Labo non è da considerarsi come un vero e proprio videogioco, ma come un giocattolo (la confezione stessa trasmette esattamente quel genere feeling) destinato alle famiglie. Qualcosa pensato per coinvolgere bambini e genitori nella costruzione delle strutture in cartone, e perché no, spingerli a sperimentare e creare cose nuove con le possibilità offerte dall’editor.

https://www.youtube.com/watch?v=vgWqcLAg9fQ

È solo cartone? si romperà? questo è possibile, d’altronde i bambini rompono facilmente cose molto più solide, ma a mio parere è normale. Onestamente non saprei dire dopo quanto un bambino potrebbe stancarsi  di utilizzare i giochi del kit, che comunque non sembrano pensati per avere una longevità particolarmente elevata, ma comunque questo può essere: innanzitutto un modo per responsabilizzare i nostri figli inducendoli ad avere più cura delle proprie cose, e come già detto, spingerli a creare giochi nuovi proprio come facevamo noi genitori con i lego quando avevamo la loro età.

Nintendo Labo è in conclusione un geniale esperimento capace di affascinare per l’ingegno che gli sta alla base, divertire nel montare i Toy-Con e soprattutto, spingere i bambini a creare qualcosa di proprio facendogli sviluppare ingegno e manualità. Onestamente non vedo come si possa criticare una trovata di questo genere. Qualcosa di davvero magico per un bambino, ma anche affascinante per un adulto. Ancora una volta brava Nintendo, non so trovare davvero le parole per elogiare iniziative di questo genere, ma grazie di esserci ed uscire dai dogmi proponendo sempre qualcosa capace di far tornare bambini anche noi grandi.

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